L’esperienza di Prime Minister ad Asti: il racconto di Fondazione Goria
“Uno degli aspetti più gratificanti del nostro lavoro con Prime Minister è la possibilità di aiutare un grande numero di ragazze, oltre 100 in tre anni, a esplorare e orientarsi tra le molteplici opportunità che si aprono davanti a loro.”
L’idea di avviare una scuola Prime Minister nella città di Asti è nata grazie al dialogo con la Fondazione Compagnia di San Paolo, da cui è scaturito l’invito ad aderire alla rete nazionale di Prime Minister. Questa opportunità è stata per noi non solo un’occasione di crescita, ma anche una nuova sfida. Abbiamo ritenuto sin da subito un elemento di enorme valore la possibilità, in quanto soggetto promotore su un territorio, di collaborare con realtà locali di altre aree dell’area nord-ovest (Ivrea, Loano, Cuneo, Torino, e oggi anche Verbania), ma anche del centro e del Sud Italia simili alla nostra, seppure geograficamente distanti, oppure portatrici di esperienze e sfide molto diverse, legate a specificità locali, ma estremamente stimolanti e formative. Attraverso incontri congiunti con le altre realtà promotrici del percorso, e momenti di confronto tra operatori e operatrici culturali, infatti, abbiamo potuto sviluppare nuove pratiche e modalità per coinvolgere e sostenere le partecipanti, individuando nuovi strumenti comunicativi, educativi, comprendendo meglio i bisogni e i desideri del nostro pubblico, che nel corso di questi tre anni ha formato una comunità. Abbiamo, in altre parole, potuto abbracciare e contribuire a sviluppare, un progetto di formazione politica dedicato alle giovani donne, un tema fondamentale su cui non avevamo ancora avuto modo di concentrarci.
Fin dall’inizio, abbiamo ricevuto un’ottima risposta da parte delle scuole locali e dei loro referenti, che ci hanno supportato e incoraggiato. A distanza di tre anni, possiamo dire di aver fatto la scelta giusta. Nonostante le difficoltà realizzare le tre edizioni di Prime Minister ha comportato un alto coinvolgimento dello staff del nostro ente, a più livelli, con le complessità e le sfide che derivano dalla volontà di coinvolgere in modo profondo la comunità locale e offrire alle partecipanti un’esperienza arricchente, assolutamente accessibile e inclusiva, di alta qualità dal punto di vista umano e culturale.
Il programma Prime Minister permette alle studentesse di apprendere in un ambiente non tradizionale, a stretto contatto con testimonial, istituzioni ed enti locali. Grazie a questo approccio, le ragazze sviluppano competenze trasversali, come il lavoro di squadra e la capacità di progettazione, qualità sempre più richieste nel mondo del lavoro. Ogni edizione coinvolge una trentina di partecipanti, un numero significativo rispetto alla popolazione studentesca della città, e le attività di Prime Minister, essendo riproposte annualmente, stanno generando un impatto rilevante. Il progetto non si limita infatti alle giovani partecipanti, ma coinvolge anche le loro famiglie e le comunità di riferimento, grazie a eventi pubblici e progetti di gruppo che favoriscono la partecipazione e il dialogo. Le studentesse, attraverso questionari, podcast e altri strumenti, condividono le loro esperienze e riflessioni anche fuori dal contesto scolastico, portandole nelle loro classi, tra amici, familiari e insegnanti, e contribuendo a creare un dialogo aperto e positivo.
Uno degli aspetti più gratificanti del nostro lavoro con Prime Minister è la possibilità di aiutare un grande numero di ragazze, oltre 100 in tre anni, a esplorare e orientarsi tra le molteplici opportunità che si aprono davanti a loro. Il contatto diretto con testimonial provenienti da ambiti politici, istituzionali, culturali e scientifici ha offerto alle nostre allieve una prospettiva concreta sulle proprie possibilità e sul proprio ruolo nella società. Molte ragazze hanno condiviso con noi quanto il percorso di Prime Minister le abbia aiutate a fare scelte più consapevoli riguardo al loro futuro, superando paure e incertezze, e seguendo le proprie passioni e aspirazioni. Alcune di loro, grazie agli incontri con le relatrici, hanno scoperto percorsi di carriera inaspettati e professioni di cui prima non conoscevano l’esistenza.
Uno degli elementi su cui abbiamo portato approfondimenti e strutturato momenti laboratoriali dedicati ha riguardato lo sviluppo di abilità trasversali, quali la comunicazione interpersonale, l’ascolto attivo, la negoziazione, il problem solving: capacità importanti per essere a proprio agio e figure proattive in diversi contesti collettivi e sociali della vita, a partire dall’ambito scolastico. Il percorso ha permesso a molte studentesse di acquisire una maggiore sicurezza in sé stesse, con effetti positivi riscontrabili in diversi settori e attività, tra cui, nell’immediato, quelle scolastiche. Si è creata, inoltre, un importante ambiente di socializzazione e aggregazione, che ha dato vita ad una rete tra le partecipanti, che provengono da istituti diversi, che hanno potuto conoscersi e stringere amicizie basate su interessi e sensibilità condivisi.
La consapevolezza della parità di genere, dei diritti e del valore dell’inclusione sociale sono solo alcuni dei temi affrontati, che arricchiscono la visione delle ragazze e le preparano a essere cittadine attive e consapevoli.
L’apertura della scuola Prime ha avuto un impatto positivo sul tessuto sociale e culturale di Asti. La cittadinanza ha accolto con entusiasmo questa proposta formativa, e ogni edizione ha riscontrato una crescente domanda di partecipazione. Oggi, la nostra classe conta 50 studentesse e un gruppo di volontarie che continuano a contribuire alle attività, portando avanti lo spirito e i valori di Prime Minister.
Organizzare Prime Minister non è stato privo di sfide. Quando abbiamo lanciato la scuola di Asti, non esistevano percorsi simili nel Nord Ovest, e il format era del tutto nuovo per noi. Tuttavia, la solida rete di collaborazioni sul territorio ci ha permesso di superare queste difficoltà e di dare vita a un’esperienza che speriamo possa continuare per molti anni. Prime Minister ha portato un valore aggiunto significativo alla nostra realtà rispetto ad altre iniziative educative. È per noi una fonte di soddisfazione vedere crescere un gruppo di giovani donne che acquisiscono consapevolezza del proprio ruolo di cittadine e che sviluppano il coraggio di agire per migliorare la loro comunità.
Il progetto ci ha permesso di avvicinarci a un nuovo pubblico e di rilevare esigenze emergenti legate ai giovani del territorio, portandoci a creare nuove attività nelle scuole e a rafforzare la nostra offerta formativa. Alcune ragazze coinvolte nel progetto, ad esempio, ci hanno chiesto di realizzare laboratori sul tema dell’attivazione civica e incontri di co-gestione nelle loro scuole.
Prime Minister rappresenta, per noi e per la nostra città, un luogo sicuro in cui le ragazze possono esprimere liberamente le proprie opinioni, senza paura di mostrarsi vulnerabili. È un’esperienza che non solo contribuisce alla loro crescita personale, ma rappresenta anche un’opportunità di arricchimento e di crescita per lo staff della Fondazione. Consigliamo vivamente ad altri partner e organizzazioni di aprire una scuola Prime Minister nelle proprie realtà, poiché siamo convinti che sia un percorso altamente formativo, capace di stimolare giovani e adulti alla collaborazione, all’ascolto e alla costruzione di una società più giusta e inclusiva.
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